La Gst ha di fatto dismesso le proprietà con l’unica offerta di 900mila euro. La Siget ha presentato osservazioni
TERAMO – Due buste, una sola offerta. In attesa della convalida attraverso. la verifica della documentazione inviata, e della ratifica da parte dell’assemblea dei soci, la Gran Sasso Teramano si è disfatto delle proprietà immobili delle due stazioni dei Prati di Tivo e di Pratoselva. Nel pomeriggio sono state infatti aperte le buste della gara di vendita degli impianti di risalita e l’aggiudicazione provvisoria è andata alla ditta Finori Srl, l’unica che ha proposto (confermato in questo caso) l’offerta di 900mila euro, pagabili in quattro anni, accompagnandola con un assegno di 100.000 euro.
C’era un’altra busta sul tavolo del liquidatore Gabriele Di Natale, oggi nella sala consiliare della Provincia: l’ha depositata la Siget, storica titolare degli impianti fin dagli anni ’60, ma non conteneva una offerta bensì una serie di osservazioni “che – hanno detto i componenti della commissione di aggiudicazione composta dall’avvocato Divinangelo D’Alesio e dal commercialista Augusto Valchera – erano già note e discusse con gli stessi rappresentanti della società“.